Joseph H. Pilates
Joseph Hubertus Pilates nasce nel 1883 in Germania. La sua struttura piuttosto gracile lo porta a dedicarsi a diverse discipline sportive con lo scopo di sviluppare la forza, la resistenza e la muscolatura oltre che a maturare interesse per l’anatomia umana e animale.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Pilates viene internato in un campo di prigionia in Inghilterra, dove continua ad allenarsi e coinvolge i suoi compagni migliorando significativamente la tecnica. In seguito, assistendo a una realtà sconvolgente fatta di reduci di guerra menomati e apparentemente immobilizzati a letto, inizia a impegnarsi nella loro riabilitazione e nel recupero del corretto tono muscolare.
Nascono allora i primi attrezzi. Dopo la guerra, fatto ritorno in Germania, la sua tecnica viene incorporata nel mondo della danza. Un rapporto, quello col Pilates, destinato a durare fino ai giorni nostri.
Nel 1925 Pilates, insieme a Clara Zuener, conosciuta durante il viaggio verso gli Stati Uniti e poi diventata sua moglie, si trasferisce a New York, dove inizia a codificare la sua tecnica di allenamento, inizialmente chiamandola Contrology.
Per una parte incentrata sul Matwork, una serie di esercizi a corpo libero eseguiti sul materassino (mat), la tecnica si completa con altri svolti su specifici attrezzi, la Rehabilitation Table, che oggi chiamiamo Cadillac, e l’Universal Reformer.
Alla morte di Pilates, nel 1967, Clara ne continua l’opera, cedendo poi lo storico studio a Romana Kryzanowska, allieva diretta di Joseph e insegnante dell’allora allieva Anna Maria Cova.
Joseph Pilates lascia a tutti noi eredi una tecnica di allenamento che inserisce la persona umana in una visione a tutto tondo, un unicum di mente e corpo, e che ha l’obiettivo di aiutare chiunque a raggiungere il benessere psicofisico e con esso la felicità.